lunedì 15 ottobre 2012

I bambini non sono cattivi, ma normali

Parlando con le madri nelle prime settimane dopo la nascita, ci capita spesso di sentire come le maggiori difficoltà siano legate ai grandi cambiamenti dei ritmi dei neogenitori. La notte non è più come prima, ci si sveglia spesso, non si dorme per 8 ore di fila. Il bambino si sveglia, piange, magari chiede di stare attaccato molto al seno. Che fare? Si cerca di riposare di giorno, ma con le tante cose da fare e a cui pensare, sommate alle visite di amici e parenti, sembra veramente difficile per le neomamme trovare il giusto e dovuto riposo. Tutto è cambiato: quel "adesso siamo in 3" di cui si parlava prima, ora  è più reale che mai. Ma cosa rende così difficile l'adattamento alla nuova vita? Accanto all'immensa gioia di poter stringere il proprio cucciolo tra le braccia, alcune mamme sperimentano difficoltà, dubbi, stanchezza e frustrazione...il più delle volte dettate dalle molte richieste del bambino che chiedono ai genitori un grande impegno, fisico e mentale. Ma sarà poi così vero che queste mamme "non sanno più cosa fare"?

Nessuno dice che sia facile non dormire tutta la notte di fila, nessuno crede che sia un gioco da ragazzi svegliarsi più e più volte per calmare, cullare, rasserenare, nutrire, cambiare il piccolo, nessuno crede che sia una semplice stupidata crescere il proprio bambino... Sappiamo però che, provandoci, insistendo, anche piangendo e sentendosi stanchi, tutti i genitori sono in grado di farlo e di superare INSIEME i momenti più difficili, quelli in cui sembra proprio di non sapere cosa fare... Cercate nel vostro cuore, non fidatevi di metodi scritti nei libri o mostrati alla tv, cercate piuttosto tra i vostri cari e tra i professionisti che vi circondano qualcuno davvero in grado di ascoltarvi e SOSTENERVI... Se vogliamo leggere un buon libro, scegliamone uno che parla di amore, emozioni, e fisiologia. E fidatevi di voi, del vostro cuore e della vostra voglia di amore. Guardate ed ascoltate il vostro bambino, fidatevi anche e soprattutto di lui...sarà in grado di guidarvi a dovere, chiedendovi esattamente quello di cui ha bisogno: niente di meno, niente di più!


Capire che molte cose, seppur difficili all'inizio, sono NORMALI può aiutare al 300%. E' così per i risvegli notturni dei neonati, è così per il loro vitale bisogno di coccole, è così per le richieste di essere tenuti in braccio e coccolati, è così per le piccole e frequenti poppate, non ad orari prestabiliti, è così per la ricerca del seno oltre allo scopo nutritivo... Capire davvero che tutto questo è normale vi aiuterà a vivere meglio le difficoltà, a gestirle con meno stress, mettendovi in ascolto verso voi stessi e i bisogni dei vostri bambini. I piccoli non sono dei tiranni, non conoscono la cattiveria né il sadismo...semplicemente, hanno bisogno di poter esprimere le proprie necessità, indispensabili per la sopravvivenza, e hanno il bisogno di trovare mamma e papà pronti ad accoglierli e a rispondere, ognuno con il proprio tempo, provando e anche sbagliando...ma "esserci", per loro.

Ripensiamo alle nausee dei primi mesi della gravidanza...non è certo divertente né semplice conviverci, eppure il fatto di sapere che questi sintomi sono NORMALI ci aiutano ad accettarli e a trovare il miglior modo per viverci insieme, giusto il tempo che dureranno, perché crescendo tutto è in divenire...
Perché non può essere così anche per i risvegli notturni dopo la nascita? Perché riceviamo mille giudizi negativi se ci prodighiamo ad accogliere ed accettare il bisogno di contatto dei bambini? Perché ci affidiamo a metodi, esperti e stratagemmi per correggere, cambiare, migliorare? I bambini sono così, e ogni bambino è diverso dall'altro, completamente imparagonabile ad un altro...ascoltiamoli, uno per uno in modo speciale, e saremo più facilmente in grado di convivere con i piccoli grandi problemi di ogni giorno!


Fonti:
"E se poi prende il vizio?", di Alessandra Bortolotti
"Portare i piccoli", di Esther Weber
"Facciamo la nanna" di Grazia Honegger Fresco


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